Contrari di Leggere
V.tr. |
Definizione di Leggere
sillabe: | pronuncia:
verbo transitivo [presente io lèggo, tu lèggi etc.; passato remoto io lèssi, tu leggésti etc.; participio passato lètto]
verbo transitivo [presente io lèggo, tu lèggi etc.; passato remoto io lèssi, tu leggésti etc.; participio passato lètto]
- (assolutamente) seguire con gli occhi i caratteri di una scrittura, intendendo il significato di parole e frasi: leggere in silenzio, sottovoce, ad alta voce; saper leggere e scrivere; imparare, insegnare a leggere; i ciechi leggono con i polpastrelli, riconoscendo appositi segni alfabetici in rilievo
- (assolutamente) amare, praticare la lettura: si dice che gli italiani leggano poco; nel tempo libero mi piace leggere
- (estensione) venire a conoscenza del contenuto di un testo mediante la lettura: leggere una lettera, un libro, una notizia; ho letto sul giornale che domani ci sarà uno sciopero; mi piace leggere di tutto; leggere una lingua straniera, capire ciò che in quella lingua è scritto; leggere un autore (dante, manzoni, leopardi etc.), i suoi scritti
- pronunciare ad alta voce un testo scritto per comunicarne ad altri il contenuto: leggere un discorso, una relazione
- (estensione) esporre e commentare un testo per un pubblico: durante la messa il celebrante legge il vangelo; a scuola si legge dante
- (termine antico) tenere lezione, insegnare da una cattedra
- giocatore che mescola e distribuisce le carte.
- leggere le carte, cercare di indovinare il futuro di una persona per mezzo delle carte
- capire il significato di segni particolari: leggere una formula chimica, una carta geografica
- leggere la mano, cercare di indovinare il carattere e il destino di qualcuno interpretandone le linee del palmo della mano
- leggere la musica, distinguere nella musica scritta i suoni rappresentati dalle note, oppure eseguire un pezzo guardando lo spartito su cui ĆØ scritto
- (figurato) scoprire, intuire, conoscere o riconoscere come se si leggesse: leggere il pensiero; saper leggere nel cuore degli uomini; gli si leggeva negli occhi la paura
- (inform.) richiamare dati da una memoria, per visionarli o elaborarli.
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